La lunga carriera della designer milanese Gabriella Crespi (1922-2017) ebbe inizio negli anni ’50 in seguito agli studi di architettura al Politecnico di Milano, dove il suo lavoro fu permeato dalla prospettiva dell'esperienza progettuale di Le Corbusier e Frank Lioyd Wright.
Dagli anni '50 si dedica alla creazione e alla circolazione mondiale di mobili e altri oggetti in equilibrio tra design e astrazione scultorea.
Grazie alla sua concezione e alle sue idee sempre originali, alle forme articolate che rispondono alle esigenze del design contemporaneo e alla sorprendente capacità di trasformare gli oggetti aggiungendo aperture, chiusure e cambiamenti di funzione, Gabriella Crespi ha conquistato in breve tempo la scena internazionale.
Negli anni '70, Crespi inizia la sua collaborazione con la figlia Elisabetta per la famosa serie “Plurimi“, un’elegante serie di mobili-scultura “metamorfici” che gioca sui volumi e possibilità evolutive della stessa forma che cambia nello spazio, in dialogo con l’ambiente e la luce.
Negli anni ’80 Gabriella Crespi intraprende una nuova vita completamente dedicata alla ricerca spirituale, vivrà per quasi due decenni in India dove si dedicherà a un lungo percorso spirituale.
Nel 2015, Rita Fancsaly annuncia l’esposizione “Gabriella Crespi – New Bronze Age” in occasione del Salone del Mobile, dove Gabriella Crespi presenta una serie di nuove edizioni limitate delle sue opere classiche, realizzate per la prima volta in bronzo. Mentre nel 2016 realizza la sua ultima opera "Wave Desk".